lunedì 15 ottobre 2007

Sarzana: una cittadina vivace e operosa


Nella vasta e fertile piana della Magra, adagiata ai piedi di amenissimi colli, Sarzana è una vivace e operosa cittadina, ricca di tesori d'arte e di ricordi storici. Sorge nel cuore della Lunigiana, l'antica unità territoriale situata ai margini della Liguria e da essa in più modi differenziata, a lungo contesa fra la re- pubblica di Genova e gli altri stati confinanti. Tutto il territorio è aperto alle comunicazioni con la Toscana, dalla quale provengono motivi ed aspetti assai diffusi nelle forme di vita locale. Nulla sappiamo delle origini di Sarzana, ne conosciamo l'etimologia del suo mare. Un « Castrum de Sarzano » è ricordato per la prima volta in un diploma dall'imperatore Ottone 1° nel 963; il borgo, sebbene documentato solo più tardi, non doveva essere meno antico, fondato probabilmente da alcune genti fug- gite da Luni. E proprio al totale declino di Luni, privata del porto per l'interramento provocato dalle alluvioni della Magra e infesta dalla malaria, è legato il rapido sviluppo di Sarzana, che nel XII secolo vede defluire nel suo territorio numerose colonie di profughi lunensi in cerca di nuove sedi più favorevoli. Ricca di nobili e antiche tradizioni, la città vecchia è ancora cinta dalle vecchie mura genovesi, munite di torrioni e baluardi, e conserva anche la cittadella medicea che la rafforzava dal lato orientale. Genovesi e Fiorentini infatti, insieme con Pisani, Lucchesi e Milanesi, si disputarono a lungo il possesso di Sarzana. All'interno delle sue strade sorgono bei palazzi signorili, come quello dei Picedi-Benedettini, di cui sì ammirano pregevoli lavori in ferro battuto, e quello dei Magni-Griffi, con sontuoso scalone marmoreo; ma interessanti e suggestive sono soprattutto alcune vecchie case popolari presso l'antica pieve di Sant'Andrea, sulle quali una lapide ricorda che da Sarzana proveniva la famiglia Bonaparte, stabilitasi in Corsica nel 1412. Importante centro agricolo e commerciale, Sarzana è anche, grazie al suo clima temperato, un piacevole luogo di soggiorno estivo, favorito dai facili collegamenti con le vicine stazioni balneari di Lerici, Fiascherino, Bocca di Magra e Marinella.

PIAZZA GARIBALDI - Al centro della piazza si trova il monumento dedicato a Giuseppe Garibaldi. E' la figura colossale e atletica, in marmo, del « Genio della Gioventù Italiana », opera del famoso scultore e disegnatore Carlo Fontana.

PORTA NUOVA - Costruita nel 1783, si eleva lungo la centralissima vìa Mazzini, che è l'arteria principale di Sarzana, ricca di chiese, di palazzi patrizi e di eleganti negozi. La bianca fronte marmorea di Porta Nuova, detta anche Romana, è ornata da semicolonne di ordine dorico ed è sormontata da una nicchia che racchiude una statua moderna della Vergine. Da questo punto della città si raggiunge facilmente la « Cittadella », fatta costruire da Lorenzo il Magnifico nel 1488 ad opera del Francione, sulle rovine di antichi bastioni pisani del secolo XIII, e ampliata poi con la aggiunta di mura difensive e torrioni nel secolo XVI.

CATTEDRALE DI SAN- TA MARIA ASSUNTA - Eretta nel 1204 sulla area dell'antichissima pieve di San Basilio, la basilica fu completata nel 1474 e ulteriormente allargata alla fine del '600. La semplice facciata in marmo ha un unico portale a strombo, di derivazione romana, dovuto, unitamente forse a tutta la parte inferiore, a Michelino de Vivaldo (1355); mentre il finissimo rosone gotico ed il coronamento ad archetti trilobati della parte superiore sono di Lorenzo da Pietrasanta (1474). Nel sec. XVIII si ampliò la facciata con l'aggiunta delle tré statue di S. Eutichiano, di Sergio IV e di Nicolo V, e dei due corpi laterali, raccordati con volute alla parte più antica. L'interno, a tré navate, con soffitto di legno intagliato, è veramente grandioso. Esso conserva, oltre a numerose statue e dipinti pre- gevoli, due polittici marmorei di Leonardo Riccomanni di Pietrasanta (XVI sec.) e la grande preziosa croce di Maestro Guglielmo (foto della pagina accanto), datata 1138, dipinta su tela incollata su tavola sagomata.

PIAZZA MATTEOTTI - Chiamata un tempo Piazza Calcandola dal nome del torrente che anticamente l'attraversava, è questa la piazza principale della città, su cui si affaccia il Palazzo Municipale, costruito nel 1547-54, su di- segno del genovese Antonio Roderlo, e più volte restaurato nel 1933. Nel cortile a portico si trovano frammenti architettonici romani provenienti da Luni. Al centro della piazza si eleva il monumento ai Caduti, costituito da una Vittoria alata ferita, detta « La procellaria », opera di Carlo Fontana del 1934.

LUNI. MUSEO ARCHEOLOGICO - II Museo, costruito nel 1964, sorge al centro dell'area dell'antica città di Luni, i cui monumenti e scavi si trovano sparsi tra le coltivazioni. In esso è riunito il materiale proveniente da numerose scoperte fortuite e soprattutto dagli scavi che sta eseguendo la Soprintendenza alle Antichità della Liguria. Il Museo raccoglie statue togate, e cippi funerari, tavole votive, bronzetti e frammenti marmorei di sculture, resti di decorazioni e oggetti di terracotta. Di fronte all'ingresso si trova la base di una colonna con dedica alla dea Luna, il cui culto era molto diffuso e che diede il nome all'intera regione.

SCAVI DELL'ANTICA LUNI - Ritenuta dalla tra- dizione più antica città etrusca, Luni fu in realtà colonia romana sorta nel 177 a.C., dopo la sottomissione delie tribù ribelli dei Liguri. Acquistò molta importanza grazie all'enorme porto che si estendeva, secondo la descrizione di Strabene, dalle mura della città fino quasi alla foce della Magra: attraverso questo porto passa tutto il commercio dei marmi delle vicine Alpi Apuane. Durante il IX secolo e i primi del X, Luni subì gravi incursioni da parte dei Longobardi, finché fa malaria portò alla rovina definitiva della città. Gli scavi hanno riportato alla luce le fondazioni del Tempio di Diana, i resti del Faro dell'antico porto, delle mura e del Tempio dedicato aita Triade Capitolina, ai piedi del quale si estende una lunga piazza rettangolare, che probabilmente costituiva il Foro. Ma il momento più importante e meglio conservato è l'anfiteatro, costruito nel I secolo d.C., rivestito di marmi, di esso rimane soltanto la grande cavea ellittica o gradinata.

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